mercoledì 9 agosto 2017

LA RICONVERSIONE DEL FRUTTETO ATTRAVERSO IL REINNESTO


LA RICONVERSIONE DEL FRUTTETO ATTRAVERSO IL REINNESTO

Viaggio nella Spagna di Levante. Luglio 2017

Su frutteti giovani, e in ottimo stato fitosanitario, dove è stata confermata, per diversi anni consecutivi, la scarsa validità commerciale della cultivar, è sempre possibile ricorrere alla riconversione, varietale o della specie, attraverso la pratica del reinnesto, direttamente sul portinnesto, o sull’intermedio. 


Piante di pesco su cui sono stati eseguiti innesti a gemme vegetante (maggio). 
Sono visibili i germogli in accrescimento (luglio)

L’innesto a “marza” potrà essere eseguito direttamente sul portinnesto e/o sull’intermedio nel periodo che precede la ripresa vegetativa (gennaio-febbraio).


Piante di pesco su cui sono stati eseguiti innesti a gemme vegetante (maggio). 
Sono evidenti i germogli in accrescimento (luglio)

L’innesto a “gemma” o a “pezza” potrà essere praticato direttamente sulle branche principali, anche nel corso della stagione vegetativa, appena dopo la raccolta (maggio-giugno).

Riconversione di un pescheto in mandorleto. Il reinnesto è stato eseguito a fine inverno direttamente sul portinnesto GF 677


Pianta di mandorlo, di un anno , ottenuta dal reinnesto di una panta di pesco. Le piante reinnestate, a rapido accrescimento, entra in produzione a partire dal secondo anno.




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Naturalmente, la tecnica del reinnesto è possibile praticarla solo quando esiste un alto grado di affinità tra oggetto e soggetto.

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